I LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA SUL MONTELLO
Negli anni del primo conflitto mondiale, all’indomani della disfatta di Caporetto, il Montello rappresenta un baluardo difensivo e strategico fondamentale alla tenuta del fronte italiano in particolare durante la Battaglia del Solstizio (15 – 23 giugno 1918). Oggi il Montello si trova al centro degli itinerari ecomuseali della Grande Guerra e rappresenta una tappa fondamentale per la comprensione della Storia e delle memorie plurali del conflitto.
CAERANO DI SAN MARCO
MONUMENTO AI CADUTI
Il Monumento ai caduti fu costruito nel 1921 e inaugurato il 25 aprile dello stesso anno.
La lunga storia di questo monumento ai caduti è legata strettamente al conflitto del 1915-1918. In origine il monumento era situato vicino alla chiesa, in prossimità dell’incrocio nel centro del paese.
Il monumento è stato smontato nel 1949, ricostruito nel 1958 e ricollocato poi davanti alle scuole elementari su richiesta della Deputazione provinciale.
In una lapide posta accanto al monumento sono riportati anche i nomi dei civili caduti, molti dei quali bambini rimasti vittime dello scoppio di ordigni inesplosi ritrovati dopo il conflitto.
CROCETTA DEL MONTELLO
OSSERVATORIO DEL RE E COLONNA ROMANA
L’Osservatorio del Re, oggi sito storico ma che al tempo fungeva da cantina di una casa privata, grazie alle sue larghe feritoie veniva utilizzata dal Re Vittorio Emanuele III per poter osservare il campo d’azione della battaglia di Vittorio Veneto. Poco distante da qui sorge la Colonna romana, un monumento donato dalla città di Roma nel 1932 per ricordare i soldati che hanno combattuto durante il conflitto.
MONUMENTO AL FANTE – PINDOL
Il monumento al Fante si colloca sulla sponda del fiume Piave a circa 2 km dall’abitato di Ciano del Montello. Fu posizionato in questo luogo sia per ricordare il valore dei Fanti della 27^ Compagnia della Brigata Cuneo che nel 1918 ricacciò le truppe austro-ungariche che stavano per dilagare nella Pianura, sia in memoria delle numerose persone defunte per attività̀ conseguenti alla guerra.
POSTAZIONE MITRAGLIATRICE DI CIANO DEL MONTELLO
La postazione per mitragliatrice di Ciano del Montello è una postazione in cemento con Caverna in terra per il deposito di Munizioni e per il ricovero delle persone fu costruita tra il 1917 e il 1918 dopo la ritirata di Caporetto.
Si trova alle pendici del Montello, sul versante del fiume Piave, tra le prese 16 e 17. Questa postazione fungeva da presidio di seconda linea di Difesa ideata per contrastare l’avanzata austroungarica e favorire la controffensiva delle truppe italiane.
CAPITELLO DEI LOVI
Il Capitel dei Lovi, o Capitello dei lupi, si trova a Ciano del Montello e sorge sul ciglio del fiume Piave. Un luogo di culto realizzato nel XIV secolo il quale, secondo una leggenda popolare, si dice fu fatto costruire da un uomo di Ciano scampato miracolosamente ai lupi. Durante il primo conflitto mondiale il Capitel dei Lovi fu un punto di osservazione strategica del territorio.
CHIESA DI SANTA MAMA
La Chiesa risale al 1970, all’epoca in cui il Vescovo di Treviso ricevette in dominio le terre della Pieve di Ciano e il Conte di Collalto, possessore del Montello, diede in dono Santa Mama all’Abate di Nervesa della Battaglia. La Chiesa, per la sua posizione strategica, fu un punto di osservazione del fronte durante la Grande Guerra.
BUORO DI CIANO
La grotta di origine naturale si trova sul versante Nord del Montello. In questa località, alle ore 2:30 del 27 ottobre 1918 il 12° reparto d’assalto italiano superò il fiume Piave e rimase isolato nell’Isola Verde, ribattezzata poi Isola dei Morti a Moriago della Battaglia.
GIAVERA DEL MONTELLO
CIMITERO BRITANNICO
Il Cimitero, che sorge su un terreno donato dallo Stato Italiano all’Impero Britannico, custodisce le salme di 417 soldati dell’esercito imperiale circondati da uno splendido prato all’inglese. Su questo prato è possibile ammirare anche la Pietra della Rimembranza, un altare su cui è incisa la frase “Their names liveth for evermore” , ovvero “Il loro nome vive per sempre”.
Inoltre, si può notare come su alcune delle lapidi siano state incise parole di affetto dai familiari del defunto come ad esempio “He died for those he loved” ovvero “Morto per coloro che amava”. Visitare questo luogo è un modo per ricordare i caduti della Grande Guerra aldilà dei confini e degli schieramenti.
VALLE DEI MORTI
Una dolina che ricorda le migliaia di soldati di entrambi gli schieramenti caduti sul Montello durante i primi giorni della Battaglia del Solstizio.
CASA SERENA
Casa Serena ebbe un ruolo significativo durante le operazioni di assalto del XXII Corpo. Situata sul primo gradino del Montello, allo sbocco della presa n°10, fu un caposaldo italiano all’estremità occidentale della “Linea della Corda”, sulla quale si infranse l’urto austriaco nei primi giorni della Battaglia del Solstizio.
Persa il 17 giugno e ripresa il 21 dalle fanterie del XXX Corpo d’armata, segnò il limite estremo dell’avanzata austriaca.
Sulla facciata di Casa Serena sono ora murate tre lapidi con iscrizioni commemorative.
CIPPO DEI LANCIERI DI FIRENZE
Un cippo che ricorda l’epiosodio della carica dei lancieri di Firenze del 15 giugno 1918 che bloccarono le avanguardie dell’esercito austroungarico e giunsero al punto di massima penetrazione.
MONUMENTO AL GENERALE PENNELLA
In prossimità della Valle dei Morti sorge il suggestivo monumento ospitante il busto in bronzo rappresentante la figura del Generale Pennella, comandante dell’VIII Armata italiana nei giorni drammatici della Battaglia del Solstizio.
ISTRANA
PIAZZA D. FRANCESCHETTI
In Piazza Franceschetti è possibile ammirare un aereo F104. Nonostante il velivolo sia successivo al Primo Conflitto Mondiale, rappresenta uno spunto per ricordare la Battaglia di Istrana. Nel giorno di Santo Stefano del 1917, a seguito di un attacco portato dai velivoli dell’aviazione austro-tedesca, ebbe luogo uno scontro che vide impegnati circa 60 tra caccia e bombardieri e che viene considerato come la più grande battaglia aerea dell’intero conflitto sul nostro fronte.
VILLA LATTES
La villa fu progettata attorno al 1715 dall’architetto veneziano Giorgio Massari su commissione del ricco commerciante Paolo Tamagnino.
La villa prende il nome dal suo ultimo proprietario, l’avvocato Bruno Lattes. Dopo la ritirata di Caporetto, nel 1917, Istrana divenne retrovia del fronte e nacque quindi la necessità di costruire molti ospedali da campo all’interno del territorio comunale. Uno di questi, dedicato agli aviatori, verrà allestito proprio presso Villa Lattes. Oggi la villa è visitabile e ospita i reperti di Bruno Lattes, collezionista e ultimo proprietario.
MONTEBELLUNA
MEVE – MEMORIALE VENETO DELLA GRANDE GUERRA
Localizzato nel complesso monumentale di Villa Correr Pisani, il Memoriale Veneto della Grande Guerra (MEVE) è uno spazio interattivo e multimediale dedicato ai conflitti e agli eventi che hanno segnato l’ultimo secolo della nostra storia a partire dal primo conflitto mondiale. Con i suoi 2.300 mq di esposizione propone un nuovo modo di guardare alla guerra in relazione all’ambiente, ai paesaggi, agli apparati e agli uomini che ne sono stati protagonisti con l’obiettivo di interpretare il nostro presente. È un’occasione unica a livello nazionale per riflettere sulla nostra contemporaneità e sulle eredità di un conflitto che ha cambiato per sempre la storia e i comportamenti di milioni di persone.
FONTANA MILITARE
In prossimità di Pederiva, sulla strada dorsale, un tempo nota come “Strada Militare”, il Genio Militare fece costruire una fontana che fu utilizzata per rifornire d’acqua le truppe durante la Battaglia del Solstizio sul Montello (15 – 23 Giugno 1918). Infatti, una delle tante difficoltà che gli eserciti dovettero affrontare fu proprio l’approvvigionamento idrico.
OSSARIO DI SANTA LUCIA
Situato nei pressi della chiesetta di Santa Lucia a Biadene, rappresenta un importante luogo della memoria. Progettato dal capomastro Alberto Zane in collaborazione con Guglielmo Granzotto, il sito venne inaugurato nel 1925 in ricordo dei montebellunesi caduti in guerra e ospita internamente una cella dove hanno trovato sepoltura le salme di 36 cittadini, 14 dei quali originari di Biadene.
DUOMO DI MONTEBELLUNA
L’edificio fu costruito a partire dal 1908 in stile neogotico su progetto di Guido Dall’Armi. La sua realizzazione fu assai lunga e tormentata poiché durante la Prima Guerra Mondiale il Duomo, ancora incompiuto, venne utilizzato come deposito per munizioni e la sua costruzione si completò solo nei primi anni Quaranta del Novecento (ad eccezione del presbiterio, concluso circa vent’anni dopo).
MONUMENTO AI CADUTI
l Monumento occupa in posizione centrale la Piazza del Municipio. L’opera fu realizzata dallo scultore trevigiano Umberto Feltrin ed eretta nel 1927 andando a sostituire la precedente fontana che oggi si trova a Bocca Cavalla.
NERVESA DELLA BATTAGLIA
BARCA DA PONTE
Situata in Via Lungo Piave, una storica barca che costituisce un’importante testimonianza di come venivano strutturati e costruiti i ponti durante la Battaglia del Solstizio e la Battaglia Finale. In particolar modo, questa barca da ponte fu utilizzata dal Genio Pontieri, attraverso ancoraggio, come supporto galleggiante per l’allestimento di un ponte destinato al passaggio di soli militari.
MONUMENTO AI RAGAZZI DEL ’99
Il Monumento ai Ragazzi del ‘99 costituisce un monumento in ricordo delle giovani leve che furono parte attiva del conflitto quando quest’ultimo arrivò alla sua fine, durante la Battaglia di Arresto.
SACRARIO OSSARIO MILITARE DEL MONTELLO
Il Sacrario Ossario Militare del Montello a Nervesa della Battaglia è un luogo che senza ombra di dubbio rappresenta la memoria e il ricordo dei caduti italiani su questo territorio. Qui si trovano le salme provenienti dai primissimi cimiteri italiani che si erano venuti a costituire appena dopo il conflitto. Il monumento, progettato dall’architetto romano Felice Nori, fu ultimato nel 1935 e inaugurato nel 1938: al suo interno riposano i resti di 9325 soldati di cui 3226 ignoti.
MUSEO DELLA BATTAGLIA DEL SOLSTIZIO
Il Museo della Battaglia del Solstizio è stato inaugurato il 9 settembre 2012 ed è il frutto della passione e della costanza di alcuni appassionati dell’Associazione storico culturale “Battaglia del Solstizio” che hanno voluto raccogliere e mettere in mostra vari reperti, quali uniformi, cartine topografiche dell’epoca, armi, munizionamento e molto altro. Un piccolo fiore all’occhiello del paese di Nervesa della Battaglia, e tappa ideale per chi vuole conoscere la storia della zona del Piave durante la Prima Guerra Mondiale.
FONDAZIONE JONATHAN COLLECTION
La Fondazione “Jonathan Collection – Aerei Storici Famosi – O.N.L.U.S.” è una giovane organizzazione costituitasi con lo scopo di divulgare la memoria storica dell’aviazione e di promuovere l’attività di volo come valore storico e sociale. Tra gli obiettivi dell’organizzazione vi è il mantenimento del patrimonio storico aeronautico mostrando in volo velivoli d’epoca, che sono ospitati all’interno di una preziosa struttura unica al mondo: l’hangar Bessoneau Tipo H, ultimo esemplare originale della Prima Guerra Mondiale ad essere impiegato in questa funzione.
MONUMENTO ALLA MEMORIA DI FRANCESCO BARACCA
Un Sacello che celebra il Maggiore Baracca, uno degli eroi dell’aviazione italiana, vincitore di numerosi conflitti aerei che perse la vita durante la Battaglia del Solstizio il 19 giugno 1918. Il sito non sorge sul luogo esatto in cui venne ritrovato il suo aereo, poiché non facilmente raggiungibile, ma poco lontano, in una posizione più visibile. Nella parte superiore del sacello la scritta: Così principia il salmo di questo re 19 – 6 – 1918. “Di morte in morte” “Di meta in meta” “Di vittoria in vittoria” “Così comincia il suo inno senza lira”.
ABBAZIA DI SANT’EUSTACHIO
Un tempo complesso monastico che per secoli ha orientato la vita religiosa e sociale del territorio circostante, durante la Prima Guerra Mondiale si trovò nel bel mezzo dello scontro. Venne bombardata durante il conflitto, ma mai restaurata a differenza di altre strutture ugualmente danneggiate per renderla memoria eterna di come era stata colpita. Oggi i ruderi emergono dal verde rigoglioso dei boschi circostanti e sono un forte richiamo emotivo, incorniciato da un silenzio davvero unico.
MONUMENTO ALLA M.O A MARIO FIORE
A Mario Fiore verrà assegnata la massima ricompensa al Valor Militare, come sottolineato dalla targa nella sua tomba, all’ingresso del Cimitero di Camalò. Il suo sacrificio viene inoltre ricordato da un piccolo monumento collocato a Bavaria di Nervesa del Montello, sul punto esatto dove l’Eroe cadde. Egli perse la vita sul colpo il 17 giugno 1918, dopo essersi lanciato all’attacco insieme ai suoi uomini per eliminare la minaccia rappresentata da una sezione di mitragliatrici che si erano infiltrate troppo vicino alla linea italiana.
VOLPAGO DEL MONTELLO
MONUMENTO AI CADUTI DI VOLPAGO
Un pregevole monumento ai caduti che prende la forma di un arco, alto circa quindici metri e realizzato con blocchi di conglomerato del Montello, sopra al quale svetta una croce con stella. Sulle pareti interne dell’arco sono presenti due lapidi istoriate sulle quali sono scolpiti i nomi dei Caduti della Prima Guerra Mondiale.
MONUMENTO AI CADUTI DI SELVA DEL MONTELLO
Realizzato nel 1975, il monumento si presenta come una sorta di edicola dalle forme architettoniche essenziali, addossata al lato meridionale del campanile, con lapide commemorativa al centro.
VILLA SPINEDA GASPARINI LOREDAN
Il progetto della villa risale al 1753, quando fu commissionata all’architetto Giovanni Miazzi da Marcantonio Spineda de Cattaneis. Pregevole esempio di villa veneta, durante gli anni del primo conflitto mondiale fu adibita ad ospedale militare.
SANTA MARIA DELLA VITTORIA
Il santuario venne eretto dall’architetto Fausto Scudo nel 1935, su una preesistente costruzione votiva risalente al 1923 per volontà dell’allora vescovo di Treviso monsignor Andrea Giacinto Longhin. Nel 1917, infatti, il vescovo avrebbe fatto voto di erigere una chiesa sul Montello dedicata alla Madonna nel caso in cui la guerra fosse stata vinta.
CA’ BRESSA
Il complesso risalente al XV secolo fu realizzato dalla famiglia Bettignoli proveniente da Brescia, da qui infatti il nome Ca’ Bressa. La villa venne ceduta a fine Settecento ai Manin, famiglia dell’ultimo Doge di Venezia. Durante la Grande Guerra fu probabilmente adibita ad ospedale militare. La villa è stata recentemente ristrutturata dal comune di Volpago del Montello e trasformata in biblioteca e centro culturale.
CAMPANILE MONUMENTO AI CADUTI
Realizzato nel 1975, il monumento si presenta come una sorta di edicola dalle forme architettoniche essenziali, addossata al lato meridionale del campanile, presenta una lapide commemorativa al centro.