Crocetta del Montello

Canapificio Veneto
Antonini e Ceresa

LUOGO DI VALENZA
STORICO CULTURALE

Il Canapificio Veneto di Crocetta fu fondato nel 1883 da Antonio e Andrea Antonini con Giacomo e Pacifico Ceresa, tutti veneziani, assieme a Angelo Zorzetto di Oderzo. La località di Crocetta, il cui paese si sviluppa soprattutto grazie al Canapificio, fu scelto per una serie di elementi: la vicinanza al canale Brentella che garantiva la produzione di energia elettrica, l’arrivo della ferrovia e l’alta disponibilità di manodopera a buon mercato. Il Canapificio Veneto era un’industria moderna, che lavorava la canapa per produrre corde, spago e fili bianchi e colorati di ogni grossezza. Questa realtà industriale nel 1908 dava lavoro a 3.000 unità, locali e non solo. Dopo la Grande Guerra il canapificio entrò in crisi. Già nel 1919 fu assorbito da una società tessile milanese. Nel secondo dopoguerra le frequenti crisi, dovute anche all’introduzione delle fibre sintetiche, culminarono con la chiusura definitiva nel 1968. L’area di questo imponente complesso è occupata oggi da piccole e medie aziende, testimonianza della diffusa imprenditoria veneta.

The Canapificio Veneto in Crocetta was founded in 1883 by Antonio and Andrea Antonini with Giacomo and Pacifico Ceresa, all from Venice, together with Angelo Zorzetto of Oderzo. The location of Crocetta, whose village is developed mainly due to the Hemp Mill, was chosen for a number of elements: the proximity to the canal Brentella that ensured the production of electricity, the arrival of the railroad and the availability of cheap labour. The Canapificio Veneto was a modern industry, processing hemp to produce ropes, twine and white and coloured threads of all coarseness This factory in 1908 employed 3,000 people, local and otherwise. After the Great War, the hemp mill went into crisis. As early as 1919 it was absorbed by a Milanese textile company. After World War II, frequent crises, also due to the introduction of synthetic fibres, culminated in the final closure in 1968. The area of this impressive complex is now occupied by small and medium-sized companies, evidence of widespread entrepreneurship in the Veneto region.

Fontana del
Buoro di Ciano

LUOGO DI VALENZA
NATURALISTICA

La parola “buoro” deriva dal greco antico “bodros”, termine con il quale si indica una fossa scavata da acque di torrente. Attorno a questo orifizio sono stati trovati, negli anni ‘60, resti databili dal tardo eneolitico all’età del bronzo. La presenza dell’influenza romana attestata nelle zone circostanti fa presumere che il buoro fosse considerato un luogo sacro ai pagani latini. Secondo il mito, la ninfa Ciane, insidiata da un pastore, aveva trovato rifugio in questo luogo e aveva fatto scaturire una sorgente di un‘acqua dalle mirabili virtù, utile specialmente alle balie ed alle puerpere. Con la proclamazione nel 380 d.C. del cristianesimo come unico culto per l’Impero i culti pagani vennero soppressi. Tuttavia, il valore pagano attorno al buoro di Ciano persistette per molti secoli e anche se al culto della ninfa si sostituì il culto della Madonna, il suo nome non fu dimenticato. Infatti, secondo un poemetto anonimo del XVII, dal nome della ninfa Ciane deriverebbe quello del paese Ciano del Montello.

The word “buoro” comes from the ancient Greek word “bodros,” a term for a pit dug by stream waters. Remains dating from the Late Copper Age to the Bronze Age were found around this orifice in the 1960s. The presence of attested Roman influence in the surrounding areas suggests that the buoro was considered a sacred place to Latin pagans.According to the myth, the nymph Ciane, harassed by a shepherd, had found refuge in this place and brought forth a spring of a water with admirable virtues, useful especially to wet nurses and mothers. With the proclamation in 380 A.D. of Christianity as the sole cult for the empire, pagan cults were suppressed. However, the pagan value around the buoro di Ciano persisted for many centuries and although the cult of the nymph was replaced by the cult of the Madonna, her name was not forgotten. In fact, according to an anonymous poem from the 17th century, the village of Ciano del Montello would derive its name from the nymph Ciane.

Villa
Ancilotto

LUOGO DI VALENZA
STORICO CULTURALE

Il primo edificio venne realizzato lungo la strada di collegamento Valdobbiadene – Treviso come Osteria “Alla Croxetta” di proprietà della veneziana Cecchina Camilla a metà del Seicento. Passò poi nelle mani dei nobili Sandi, i quali la cedettero nel 1824 a Giovanni Marcato. Nel 1870 il figlio di Giovanni, Giovan Battista, avviò una filanda e convertì l’osteria in abitazione. La figlia di Giovan Battista, Giovanna, sposò Riccardo Ancillotto, proprietario terriero e industriale della seta di Santa Lucia di Piave. La conduzione Ancilotto risultò essere innovativa per i tempi, tanto da essere considerata modello di moderna attività a livello provinciale. Nel 1961 la filanda Ancilotto chiuse i battenti. Alberto Ancilotto, ultimo proprietario, morì nel 1971 e qualche tempo dopo gli eredi si ritirarono da Crocetta cedendo il complesso all’Amministrazione Comunale. La Villa è oggi sede della locale Biblioteca e del Museo di Storia Naturale “La Terra e L’Uomo”, mentre la filanda ospita oggi la scuola secondaria di primo grado.

The first building was built along the road connecting Valdobbiadene – Treviso as the Osteria “Alla Croxetta” owned by the Venetian Cecchina Camilla in the mid-seventeenth century. It then passed into the hands of the Sandi nobles, who sold it in 1824 to Giovanni Marcato. In 1870 Giovanni’s son, Giovan Battista, started a spinning mill and converted the tavern into a dwelling. Giovan Battista’s daughter Giovanna married Riccardo Ancillotto, a landowner and silk industrialist from Santa Lucia di Piave. Ancilotto’s management turned out to be innovative for the times, so much so that it was considered a model of modern activity at the provincial level. In 1961 the Ancilotto spinning mill closed its doors. Alberto Ancilotto, the last owner, died in 1971, and some time later the heirs retired from Crocetta, handing over the complex to the City Administration. The Villa is now home to the local Library and the Museum of Natural History “La Terra e L’Uomo”, while the spinning mill now houses the secondary school.

Villa
Pontello

LUOGO DI MEMORIA
DELLA GRANDE GUERRA

L’originaria villa settecentesca era di proprietà del medico di Rivasecca, il dott. Sterni. Venne acquistata nel 1850 dalla famiglia Pontello, quando il figlio Luigi Pontello avviò la sua prima officina per la fusione e la lavorazione del ferro. Uomo autorevole Luigi Pontello oltre ad essere stato un industriale di successo, assunse cariche politiche, fu Giudice Conciliatore, e consigliere della Banca Popolare di Montebelluna. Perse in giovane età moglie e figli, e si risposò a 53 anni. I coniugi Pontello non avendo eredi, decisero di destinare il loro patrimonio alla costituzione di un’opera pia per l’educazione delle giovani abbandonate e delle orfane a causa della Grande Guerra. Danneggiata dai bombardamenti durante la guerra e abbandonata, dopo la morte di Luigi Pontello nel 1919, la Villa venne ricostruita e nel 1928 adibita, secondo la sua volontà, ad orfanotrofio. L’intero patrimonio dell’Opera Pia passò, nei primi anni 2000, nella disponibilità dell’Amministrazione Comunale. Oggi nella villa e nelle adiacenze trovano spazio diverse attività sociali e culturali.

The original eighteenth-century villa was owned by Rivasecca physician Dr. Sterni. It was purchased in 1850 by the Pontello family, when their son Luigi Pontello started his first smelting and ironworking workshop. In addition to being a successful industrialist, Luigi Pontello was an influential man who assumed political offices, was a Conciliating Judge, and a councillor of the Banca Popolare di Montebelluna. He lost his wife and children at a young age, and remarried at age 53. The Pontello couple, having no heirs, decided to allocate their estate to the establishment of a pious work for the education of young girls abandoned and orphaned by the Great War. Damaged by bombing during the war and abandoned, after Luigi Pontello’s death in 1919, the Villa was rebuilt and in 1928 used, according to his wishes, as an orphanage. The entire assets of the Opera Pia passed, in the early 2000s, into the hands of the City Administration. Today a variety of social and cultural activities are housed in the villa and its surroundings.

TUTTI I LUOGHI DA VISITARE NEL COMUNE
DI CROCETTA DEL MONTELLO
Grande guerra

01 Villa Pontello

02 Osservatorio e Colonna del Re

Naturalistico

01 Fontana del Buoro ci Ciano

Storico Culturale

01 Villa Ancillotto

02 Canapificio Veneto Antonini e Ceresa

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