Montebelluna
Chiesa di Santa
Maria in Colle
LUOGO DI VALENZA
STORICO CULTURALE
La Chiesa di Santa Maria in Colle è stata il centro religioso della città sino alla metà del 1900 quando, a seguito del trasferimento del mercato e del centro politico ed economico di Montebelluna dal colle al piano, si è deciso di realizzare il nuovo Duomo di Montebelluna. La sua importanza come chiesa plebana risale alla metà del ‘300. Riedificata nel 1609 con grande sforzo collettivo e completata a metà ‘700 da Giorgio Massari, spogliata degli altari barocchi trasportati nel nuovo Duomo, conserva il grande soffitto affrescato con “La Gloria del Paradiso” di Francesco Fontebasso, alcuni altari del XVII secolo, un coro ligneo del 1679, opera di Francesco Comin e Paolo Della Mistra, e l’organo doppio progettato da
Gaetano Callido.
Il vecchio cimitero
Di fronte alla Chiesa si trova l’ex cimitero di Montebelluna. Costruito nel primo ‘800 e chiuso nel 1930, è stato parzialmente restaurato. All’interno è ancora presente ciò che rimane di alcuni illustri personaggi di Montebelluna che qui trovarono sepoltura. Oggi questo luogo di grande suggestione è sede di concerti e attività di valorizzazione del patrimonio.
The Church of Santa Maria in Colle was the religious centre of the city until the mid-1900s when, following the relocation of the market and the political and economic centre of Montebelluna from the hill to the plain, it was decided to build the new Montebelluna Cathedral. Its importance as a parish church dates back to the mid-1400s. Rebuilt in 1609 with great collective effort and completed in the mid-1700s by Giorgio Massari, stripped of the Baroque altars transported to the new cathedral, it preserves the large frescoed ceiling with “The Glory of Paradise” by Francesco Fontebasso, some 17th-century altars, a wooden choir from 1679 by Francesco Comin and Paolo Della Mistra, and the double organ designed by Gaetano Callido.
The Old Cemetery
Opposite the church is the former cemetery of Montebelluna. Built in the early 1800s and closed in 1930, it has been partially restored. The interior still contains what remains of some of Montebelluna’s illustrious figures who were buried here. Today, this impressive venue is home to concerts and heritage enhancement activities.
Duomo
di Montebelluna
LUOGO DI VALENZA
STORICO CULTURALE
Il Duomo è la chiesa collegiata prepositurale di Montebelluna, dedicata all’Immacolata. Con la creazione del nuovo centro di Montebelluna in piano e il conseguente insediarsi di una sempre più ampia comunità si rese necessario anche lo spostamento del centro di culto religioso da Santa Maria in Colle. Venne così decisa la costruzione del Duomo. Iniziati nel 1908 da Mons. Furlan, su progetto dell’ingegnere Guido Dall’Armi, i lavori di realizzazione subirono una sosta forzata durante la grande guerra per poi concludersi nel 1964. Gli elementi fondamentali, che caratterizzano l’esterno del Duomo, sono l’abside e la facciata divisa verticalmente in tre zone corrispondenti alle tre navate interne. Tra il 1942 e il 1945, furono realizzate le tre porte seguite in ferro sbalzato. Le porte laterali raffigurano scene ispirate ai principali episodi della vita di Cristo e figure del Vecchio Testamento. La grande porta centrale è decorata invece con scene ispirate alla vita di Maria Vergine. All’interno, tra le opere più importanti, troviamo le dodici statue degli Apostoli, sculture realizzate in pietra d’Istria nei primi anni del Cinquecento da Giovanni Buora e Bartolomeo di Domenico Lombardo, prima collocate in Santa Maria in Colle.
The Cathedral is the prepositural collegiate church of Montebelluna, dedicated to the Immaculate Conception. With the creation of the new centre of Montebelluna on the plain and the consequent settlement of an increasingly large community, it also became necessary to move the centre of religious worship from Santa Maria in Colle. Thus, it was decided to build the Cathedral. Started in 1908 by Msgr. Furlan, designed by engineer Guido Dall’Armi, construction work suffered a forced pause during the Great War before being completed in 1964. The basic elements, which characterize the exterior of the Cathedral, are the apse and the facade divided vertically into three zones corresponding to the three interior naves. Between 1942 and 1945, the three doors followed in embossed iron were made. The side doors depict scenes inspired by major episodes in the life of Christ and figures from the Old Testament. In contrast, the large central door is decorated with scenes inspired by the life of the Virgin Mary. Inside, among the most important works are the twelve statues of the Apostles, sculptures made in Istrian stone in the early 16th century by Giovanni Buora and Bartolomeo di Domenico Lombardo, previously placed in Santa Maria in Colle.
Loggia
dei Grani
LUOGO DI VALENZA
STORICO CULTURALE
Il 22 maggio 1869 il Consiglio Comunale di Montebelluna approvò lo spostamento dell’area del mercato e del centro cittadino dal colle al piano. L’8 settembre 1872 il Nuovo Mercato, progettato da Gio.Batta Dall’Armi, venne qui inaugurato gettando le basi del nucleo urbano della Montebelluna moderna. La città trovò quindi una sua definizione inconfondibile nelle nuove piazze, ognuna nominata e destinata a settori specifici del mercato, di cui questo edificio, denominato Loggia dei Grani, costituisce un cardine. Il progetto di costruzione del Nuovo Mercato prevedeva infatti l’erezione di una grande tettoia a nord e di una più piccola a sud, a chiusura della piazza, denominata allora Piazza dei Grani, a sud che non venne mai realizzata. La tettoia (inizialmente prevista ad un piano), definita in seguito Loggia dei Grani, richiamava nel progetto di Dall’Armi il portico della casa contadina, così come la piazza adiacente a sud dell’edificio, destinata alla vendita delle granaglie, richiamava il “sedase”, una parte dell’aia ricoperta di mattoni per la trebbiatura a mano e la battitura. Ancora oggi questa parte della piazza mantiene il nome di Piazza Sedase. Con il sistema delle piazze nacque un centro urbano arricchito da nuove residenze e persino un nuovo centro religioso, il Duomo.
On 22 May 1869, the Montebelluna City Council approved moving the market area and city centre from the hill to the plain. On 8 September 1872, the New Market, designed by Gio.Batta Dall’Armi, was opened here, laying the foundations of the urban centre of modern Montebelluna. The city then found its unmistakable definition in the new squares, each named and designated for specific sectors of the market, of which this building, called the Loggia dei Grani, is a cornerstone. In fact, the plan for the construction of the New Market included the erection of a large canopy to the north and a smaller one to the south to close off the square, then called Piazza dei Grani, to the south, which was never built. The canopy (initially planned to be one-story), later referred to as the Loggia dei Grani, recalled in Dall’Armi’s design the porch of the peasant house, just as the adjacent plaza to the south of the building, intended for the sale of grain, recalled the “sedase,” a part of the farmyard covered with bricks for hand threshing and pressing. Even today this part of the square retains the name Piazza Sedase. With the system of squares came an urban centre enriched with new residences and even a new religious centre, the Cathedral.
Mercato
vecchio
LUOGO DI VALENZA
STORICO CULTURALE
Il Mercato Vecchio di Montebelluna, ha come atto di nascita il Diploma del 1157 con il quale Federico Barbarossa riconosceva al Vescovo Ulrico tutto il dazio che colpiva la circolazione di merci destinate al consumo nel castello di Montebelluna (successivamente distrutto). Con il tempo il Mercato assunse un ruolo di crocevia principale per il commercio in un’area che si estendeva da Feltre a Treviso. Con la fine della Repubblica di Venezia (1797) e la successiva giurisdizione Napoleonica, il Mercato perse la sua importanza divenendo un mercato come gli altri. La situazione non cambiò sotto la dominazione austriaca. Solo con l’annessione al Regno d’Italia, e con il riassetto amministrativo conseguente, vennero evidenziate tutte le inadeguatezze del Mercato e si pensò quindi di riordinarlo in loco. L’idea venne ben presto abbandonata e si decise di operare lo spostamento fisico del mercato dal colle al piano. Sul sito, a perenne ricordo degli antichi fasti, rimane la Colonna delle Ducali veneziane.
The Old Market of Montebelluna was officially established with the 1157 Diploma by which Frederick Barbarossa acknowledged that Bishop Ulrich could tax the circulation of goods for consumption in the castle of Montebelluna (later destroyed). Over time, the Market took on a role as the main crossroads for trade in an area stretching from Feltre to Treviso. With the end of the Republic of Venice (1797) and subsequent Napoleonic jurisdiction, the Market lost its importance, becoming a market like any other. The situation did not change under Austrian rule. It was only with the annexation to the Kingdom of Italy, and the administrative reorganization that followed, that all the inadequacies of the Market were pointed out, and so it was thought to be reorganized on the spot. The idea was soon abandoned and it was decided to physically relocate the market from the hill to the plain. On the site, as a perpetual reminder of its ancient splendour, remains the Column of the Venetian Doge.
Ossario
Santa Lucia
LUOGO DI VALENZA
STORICO CULTURALE
L’Ossario di S. Lucia si trova nei pressi della chiesetta omonima in via Bongiovanni, nella frazione di Biadene. Il monumento, progettato dal capomastro Alberto Zane in collaborazione con Guglielmo Granzotto, è stato eretto nel 1925 in ricordo dei montebellunesi caduti in guerra e ospita internamente una cella dove hanno trovato sepoltura 36 cittadini, 14 dei quali originari di Biadene. La struttura è costituita da più elementi: sopra al basamento a croce latina che racchiude la cella, ci sono tre scalinate che conducono a un obelisco a base quadrata, in cima al quale trova collocazione un faro che viene acceso durante la notte. Oltre alle due lapidi con le date di inizio e fine dei due conflitti mondiali, da segnalare l’altorilievo dello scultore Canova di Crocetta, che rappresenta una corona di quercia e di lauro e che si può vedere in corrispondenza della porta in ferro battuto realizzata da Diotisalvi Dorigo.
The Ossuary of S. Lucia is located near the small church of the same name on via Bongiovanni in the hamlet of Biadene. The monument, designed by master builder Alberto Zane in collaboration with Guglielmo Granzotto, was erected in 1925 in memory of Montebelluna citizens who fell in the war and internally houses a cell where 36 citizens, 14 of them originally from Biadene, were buried. The structure consists of several elements: above the Latin-cross base that encloses the cell, there are three flights of steps leading up to a square-based obelisk, on top of which sits a light that is lit at night. In addition to the two tombstones with the dates of the beginning and end of the two world wars, worthy of particular note is the high relief by sculptor Canova of Crocetta, representing an oak and laurel wreath, which can be seen at the wrought-iron door made by Diotisalvi Dorigo.
Villa
Correr Pisani
LUOGO DI VALENZA
STORICO CULTURALE
La villa fu costruita a metà Seicento da Angelo Correr, ed assunse il nome attuale solo dopo il matrimonio tra Isabella Correr e il figlio del Doge Alvise Pisani, Almorò. La villa passò successivamente in possesso di altre famiglie nobili veneziane tra cui i Grimani; nell’Ottocento, la famiglia Maffei aggiunse alla costruzione originale i corpi di fabbrica che formano l’odierna struttura a doppia “T”. Infine, la villa divenne proprietà della famiglia Marchesi che la spogliò delle sue statue. Durante la Guerra divenne ospedale militare.cui, nell’Ottocento, la famiglia Grimani, che aggiunse alla costruzione originale i corpi di fabbrica che formano l’odierna struttura ad “T”. Infine, la villa divenne proprietà della famiglia Marchesi che la spogliarono delle sue statue. Durante la Guerra divenne ospedale militare. Lo stravolgimento edilizio e storico giunse infine a compimento con l’acquisto, nel 1930, da parte del Seminario di Treviso. Solo nel 1950, con l’arrivo dei Padri della Consolata, si mise mano a qualche intervento di ripristino.
Nel 1980 venne acquistata dal comune di Montebelluna. Più di recente, la Villa è divenuta sede del Memoriale Veneto della Grande Guerra. Il Memoriale è uno spazio interattivo e multimediale dedicato ai conflitti e agli eventi che hanno segnato l’ultimo secolo della nostra storia a partire dal Primo conflitto mondiale.
The villa was built in the mid-seventeenth century by Angelo Correr, and took on its present name only after the marriage of Isabella Correr and the son of Doge Alvise Pisani, Almorò. The villa later passed into the possession of other Venetian noble families including the Grimanis; in the nineteenth century, the Maffei family added to the original construction the buildings that form today’s double “T” structure”. Eventually, the villa became the property of the Marchesi family, and they stripped it of its statues. During the War it became a military hospital. The building and historical upheaval eventually came to completion with its purchase in 1930 by the Treviso Seminary. It was not until 1950, with the arrival of the Consolata Fathers, that some restoration work was undertaken. In 1980 it was purchased by the municipality of Montebelluna. More recently, the Villa has become home to the Veneto Memorial of the Great War.
The Memorial is an interactive, multimedia space dedicated to the conflicts and events that have marked the last century of our history since World War I.
Villa
Zuccareda
LUOGO DI VALENZA
STORICO CULTURALE
La Villa fu costruita a cavallo tra il XVI e il XVII secolo come dimora di campagna per volontà dell’intellettuale trevigiano Bartolomeo Burchiellati. Dopo alcuni secoli di abbandono, venne interamente ristrutturata nella prima metà dell’800 dal nuovo proprietario, l’avv. Giovanni Ferro. In seguito, passò di proprietà alla famiglia Zuccareda e fu testimone di alcune vicende storiche importanti: rifugio di patrioti italiani durante il Risorgimento, sede del comando locale delle forze italiane durante la Grande Guerra. Dal dopoguerra, con la proprietà Binetti, fino ai primi anni Ottanta, fu sede di residenza per sordomuti e nel 1982 venne acquistata dal Comune di Montebelluna che scelse di collocarvi, nel 1984, il Museo dello Scarpone e della Calzatura Sportiva. Il Museo racconta la storia dal 1800 fino ai giorni nostri dello Sportsystem, uno dei più antichi e prestigiosi distretti industriali del Veneto, conservando e valorizzando la memoria e l’heritage dei marchi più significativi presenti nel territorio, molti dei quali ancora attivi e operanti sul mercato.
The Villa was built at the turn of the 16th and 17th centuries as a country residence at the behest of Treviso intellectual Bartolomeo Burchiellati. After several centuries of neglect, it was entirely renovated in the first half of the 19th century by the new owner, lawyer Mr. Giovanni Ferro. It later passed into the ownership of the Zuccareda family and was witness to some important historical events: refuge of Italian patriots during the Risorgimento, headquarters of the local command of Italian forces during the Great War. From the post-war period, under the Binetti property until the early 1980s, it was home to a residence for the deaf and dumb, and in 1982 it was purchased by the City of Montebelluna, which chose to place the Museum of Boots and Sports Footwear there in 1984.
The Museum tells the story from the 1800s to the present day of the Sportsystem, one of the oldest and most prestigious industrial districts in the Veneto region, preserving and enhancing the memory and heritage of the most significant local brands, many of which are still active and operating in the market.
La fontana
Militare
LUOGO DI MEMORIA
DELLA GRANDE GUERRA
La Fontana militare è stata realizzata dal Genio Militare e serviva per dissetare le truppe e le salmerie avviate ad alimentare il fronte del Montello, in particolare durante la Battaglia del Solstizio (15-23 giugno 1918).
È posta lungo la strada dorsale che nel 1918 si chiamava “Militare” e raccordava solo le ultime 13 prese.
The Military Fountain was built by the Army Corps of Engineers and was used to quench the thirst of the troops and the charcoalers set out to feed the Montello front, particularly during theBattle of the Solstice (15-23 June 1918).
It is placed along the ridge road that in 1918 was called “Military” and connected only the last 13 outlets.
TUTTI I LUOGHI DA VISITARE NEL COMUNE
DI MONTEBELLUNA
Storico Culturale
02 Chiesa di Santa Maria in Colle
03 Mercato Vecchio
04 Loggia dei Grani
05 Duomo di Montebelluna
06 Ossario Santa Lucia
07 Villa Zuccareda
Numeri utili
Carabinieri 112
Polizia Locale 0423 23367
Numero di emergenza 118
Vigili del fuoco 115
Guardia di Finanza 117