Trevignano
Chiesa
Parrocchiale
di Signoressa
LUOGO DI VALENZA
STORICO CULTURALE
La Chiesa parrocchiale di Signoressa era in origine una semplice cappella dedicata alla Madonna Assunta e a Santo Osvaldo che, assieme a quella di Musano, faceva capo alla pieve battesimale di
Postioma. Secondo le testimonianza Monsignor Molin nel 1603 e dal Vescovo di Treviso nel 1777 la cappella era in stato di decadimento e abbandono, e tra il 1854 e il 1858 venne costruita la nuova Chiesa, mentre il campanile venne iniziato nel 1896 e ultimato nel 1901. La chiesa presenta all’interno, sul soffitto, tre affreschi attribuiti un certo A. De Santis; lo stile e la composizione di buona fattura, li fanno risalire alla seconda metà del XIX secolo, probabilmente a conclusione della costruzione della Chiesa. I tre affreschi al centro compongono una raffigurazione dell’Assunzione di Maria, gli altri due San Paolo e San Pietro, Sant’Osvaldo e San Rocco. Fa parte dei luoghi d’interesse che si trovano lungo i percorsi “Falzè est” e “Falzè ovest” dell’itinerario turistico “Agritour dei Cavedin”.
The parish church of Signoressa was originally a simple chapel dedicated to Our Lady of the Assumption and Saint Oswald, which, together with that of Musano, was part of the baptismal parish of Postioma. According to testimonies by Monsignor Molin in 1603 and by the Bishop of Treviso in 1777, the chapel was in a state of decay and neglect, and between 1854 and 1858 the new church was built, while the bell tower was begun in 1896 and completed in 1901. Inside, the church has three frescoes on the ceiling attributed to one A. De Santis; style and composition of good workmanship date them to the second half of the 19th century, probably at completion of the construction of the church. The three frescoes in the centre compose a depiction of the Assumption of Mary, the other two St. Paul and St. Peter, St. Oswald and St. Roch. It is part of the places of interest located along the “Falzè east” and “Falzè west” routes of the “Agritour dei Cavedin” tourist route.
Parco Rigoni Stern
e Villa Manin
NATURALISTICA
Questo parco cittadino è dedicato a Mario Rigoni Stern, uno dei più grandi scrittori italiani, militare durante la Seconda Guerra Mondiale, di cui racconta spesso nei suoi romanzi le tragedie, era legatissimo alla sua terra montana, l’Altopiano di Asiago, diventando uno degli interpreti più autorevoli e universali del rapporto fra uomo e natura. Il parco oggi è gestito dall’associazione “Amici del Parco Rigoni Stern”, la quale si impegna in attività culturali, ricreative e di integrazione sociale. Poco distante dal parco si può notare Villa Manin, una villa quattrocentesca situata in una posizione strategica per gli scambi commerciali, tra la via Postumia e la via Claudia Augusta. La villa, proprietà dei Conti Manin, fu anche residenza dell’ultimo Doge di Venezia Ludovico Manin. Dopo anni di abbandono, la villa è stata oggetto di un imponente restauro acquisendo così lo splendore originario e fa parte dei luoghi d’interesse che si trovano lungo il percorso “Falze est” dell’itinerario turistico “Agritour dei Cavedin”.
This city park is dedicated to Mario Rigoni Stern, one of Italy’s greatest writers, a soldier during World War II, whose tragedies he often recounts in his novels, was very attached to his mountainous land, the Asiago Plateau, becoming one of the most influential and universal interpreters of the relationship between human and nature. The park today is managed by the association “Amici del Parco Rigoni Stern,” which engages in cultural, recreational and social integration activities. Not far from the park is Villa Manin, a 15th-century villa located in a strategic location for trade, between the Via Postumia and the Via Claudia Augusta. The villa, owned by the Manin Counts, was also the residence of the last Doge of Venice Ludovico Manin. After years of neglect, the villa underwent an impressive restoration thus acquiring its original splendour and is part of the places of interest along the “Falze east” route of the “Agritour dei Cavedin” tourist itinerary.
Piazza
Pertini
DELLA GRANDE GUERRA
Il centro di Musano ci accoglie con la bella piazza intitolata al Presidente Sandro Pertini, settimo presidente della Repubblica Italiana dal 1978 al 1985. Qui è stato collocato il nuovo Monumento ai Caduti che riprende le linee stilistiche dell’originale dei primi anni ’50. A delimitare questa nuova piazza e la strada vi è un muro di ciottoli di fiume e corsi di mattone che chiude al suo interno un complesso storico interessante rappresentato dalla Villa Favaretto e da Villa Colletti, entrambe parte dei luoghi d’interesse che si trovano lungo il percorso “Musano” dell’itinerario turistico “Agritour dei Cavedin”.
The centre of Musano welcomes us with the beautiful square named after President Sandro Pertini, seventh president of the Republic of Italy from 1978 to 1985. This is where the new War Memorial was placed, echoing the stylistic lines of the original from the early 1950s. Bordering this new square and the road is a wall of river pebbles and bricks that encloses an interesting historical complex represented by Villa Favaretto and Villa Colletti, both part of the places of interest found along the “Musano” route of the “Agritour dei Cavedin” tourist itinerary.
Villa
Onigo
LUOGO DI VALENZA
STORICO CULTURALE
I primi cenni storici di Ca’ Onigo risalgono al 1635, anche se i conti Onigo risiedevano nella villa già dal 1518. Conte Francesco Onigo, detto “Il Vecchio”, commissionò i lavori di restauro, che terminarono attorno al 1687. A metà del XIX secolo la villa venne nuovamente restaurata dal Conte Oliviero Rinaldi, marito della contessa Teodolinda Onigo Dopo il 1903, la villa fu acquistata dalla famiglia Favotto, che la destinò a propria residenza, nonché a centro di allevamento dei bachi da seta. Negli anni Trenta, parte della villa fu donata dalla famiglia Favotto a don Floriano Mazzarolo, parroco del paese, allo scopo di stabilirvi le aule per l’insegnamento della dottrina e quelle dell’asilo. Negli anni Ottanta la villa venne acquistata dal Comune, che operò un restauro radicale del complesso realizzata dall’architetto Renzo Toffoluti. Oggi, Villa Onigo è sede della biblioteca comunale ed è il centro organizzativo delle attività culturali del Comune. Fa parte dei luoghi d’interesse lungo il percorso “Trevignano sud” dell’itinerario turistico “Agritour dei Cavedin”.
The earliest historical records of Ca’ Onigo date back to 1635, although the Counts Onigo resided in the villa as early as 1518. Count Francesco Onigo, known as “The Elder,” commissioned the restoration work, which was completed around 1687. In the mid-19th century, the villa was again restored by Count Oliviero Rinaldi, husband of Countess Teodolinda Onigo After 1903, the villa was purchased by the Favotto family, who used it as their residence as well as a silkworm breeding centre. In the 1930s, part of the villa was donated by the Favotto family to Don Floriano Mazzarolo, the town’s parish priest, for the purpose of establishing classrooms for teaching doctrine and those of the nursery school. In the 1980s the villa was purchased by the City, which carried out a radical restoration of the complex carried out by architect Renzo Toffoluti. Today, Villa Onigo is home to the municipal library and is the organizational centre of the City’s cultural activities. It is part of the places of interest along the “Trevignano sud” route of the “Agritour dei Cavedin” tourist route.
DI TREVIGNANO
Storico Culturale
01 Villa Onigo
03 Chiesa Parrocchiale di Signoressa